Italy Newsroom

1 italiano su 2 ha rivoluzionato le sue abitudini nel fare il bucato. Per ridurre costi ed emissioni lava a 30°C e chiede aiuto alla tecnologia

Il Gruppo Electrolux ha recentemente pubblicato i risultati del più ampio studio del settore sulle abitudini di lavaggio in Europa, uno studio che è diventato un punto di riferimento per ciò che concerne i comportamenti del consumatore nel fare il bucato e la sua ricerca di soluzioni più sostenibili.

 

  • 12 milioni di italiani sono passati al lavaggio a 30°C dal 2020 ad oggi. 35 milioni gli europei.
  • Il passaggio ha consentito di risparmiare 320.000 tonnellate di CO2 equivalente* a livello italiano e oltre 952.000 tonnellate a livello europeo.
  • Il 56% degli intervistati in Italia lava oggi il bucato a 30° o meno (36% in Europa).
  • Se il trend continuerà, entro il 2025 la maggior parte dell’Europa laverà a 30°C
  • Il 31% degli intervistati in Italia (30% in Europa) ha iniziato ad usare i programmi eco per ridurre i consumi.

 

 

L’attuale crisi energetica sta accelerando il cambiamento

La ricerca mostra come negli ultimi anni le abitudini di lavaggio siano mutate a vantaggio del Pianeta, con una forte accelerazione dovuta all’attuale crisi energetica. L’86% degli intervistati a livello europeo ha infatti dichiarato di aver cercato di ridurre il consumo energetico negli ultimi 12 mesi e il 91% che sarà importante risparmiare sul costo dell’energia nei prossimi 12 mesi. Il 58% ha dichiarato inoltre che “l’efficienza energetica” sarà un fattore fondamentale per l’acquisto del prossimo elettrodomestico.

In Italia l’88% degli intervistati, dichiara di prestare attenzione al consumo energetico (83% in Europa) e il 94% si è impegnato per ridurlo ad esempio lavando più spesso di notte (40% in Italia vs 29% in Europa),   riducendo la temperatura di lavaggio (Italia 39% Europa 38%) o scegliendo programmi eco (31% Itaila vs 30% in Europa).

Per quanto riguarda i criteri di scelta d’acquisto, ai primi posti ci sono l’efficienza energetica (66% in Italia; 58% in Europa) e il costo (55% in Italia; 58% in Europa).

 

“Questi dati confermano che i consumatori sono davvero pronti a cambiare le loro abitudini di lavaggio, per rispondere a nuove esigenze di risparmio energetico ma anche alla crescente volontà di limitare il proprio impatto sull’ambiente”, dichiara Manuela Soffientini, Presidente e AD di Electrolux Appliances e Presidente di Electrolux Italia. “Il ruolo di aziende come il Gruppo Electrolux è quello di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori proponendo elettrodomestici sempre più orientati all’efficienza energetica, intuitivi e facili da utilizzare. Ed è quello che ci impegniamo a fare offrendo ad esempio tecnologie che suggeriscono in tempo reale al consumatore l’utilizzo di programmi eco, che dosano automaticamente il detersivo riducendone lo spreco o che permettono di impostare l’avvio del programma in una fascia oraria più favorevole”.

 

Perchè la temperature di lavaggio è così importante?

La temperatura di lavaggio è probabilmente l’elemento che influenza maggiormente i costi energetici di una famiglia, le emissioni di CO2 e la longevità dei capi quando si tratta di fare il bucato.

Nel 2020 un altro studio di Electrolux Group mise a confronto il global warming potential (GWP) del lavaggio a 30 e 40°C. I risultati mostrarono che la riduzione di 10°C della temperatura riduceva il GWP di circa il 25% nella fase di utilizzo del prodotto. In poche parole una famiglia può risparmiare fino a 27,2 kg di CO2 equivalente ogni anno solo abbassando la temperatura di lavaggio da 40 a 30°C. Link allo studio

L’Italia tra i Top 4 nel lavaggio a 30°

L’Italia oggi è tra i Top 4 paesi europei che fanno il bucato  a 30° o meno assieme a Spagna, Regno Unito, Francia e a parimerito con il Portogallo. I paesi in cui si lava ancora a 60°C e oltre sono Finlandia (18%), Norvegia (11%), Germania (11%) e Polonia (10%), anche se comunque si nota anche qui un trend verso temperature di lavaggio più basse.

 

 

 

*Il calcolo si basa su: il numero totale di famiglie che hanno ridotto la temperatura di lavaggio da 40°C a 30°C in Europa dal 2020 è di 35.015.308 (ovvero il 10% di 350.153.081, il numero totale di famiglie) moltiplicato per un risparmio annuale di CO2-eq fino a 27,2 kg per famiglia all’anno, diviso per 1000, per arrivare a 952.416 tonnellate di CO2-eq risparmiate. Un risparmio di CO2-eq fino a 27,2 kg all’anno per famiglia, derivante dalla riduzione della temperatura di lavaggio da 40°C a 30°C, si basa sulla riduzione della temperatura di lavaggio dal ciclo Cotone 40°C al ciclo Cotone 30°C, usando un detergente in polvere, una lavatrice con capacità di 8 kg e con un impatto sul Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) della fase di utilizzo inferiore del ~ 25%. In termini reali, riduce l’equivalente di CO2 da 1436 Kg CO2-eq a 1164Kg CO2-eq in dieci anni o fino a 27,2Kg di CO2-eq ogni anno per famiglia, sulla base di una famiglia con una media di una lavatrice. Per maggiori informazioni: Electrolux The Truth About Laundry 2021

 

NOTE PER I REDATTORI

La ricerca The Truth About Laundry

The Truth About Laundry, the Resource Efficiency Edition 2023 è il terzo studio consecutivo condotto da Electrolux Group, azienda leader globale nel settore degli elettrodomestici. Ogni anno la ricerca esamina le risposte di 14.000 persone in Europa e analizza 1,4 milioni di dati sui cicli di lavaggio effettivi raccolti dagli elettrodomestici connessi del brand.

Nel 2020, l’azienda ha condiviso le conoscenze sulle abitudini di lavaggio del bucato durante la pandemia e ha pubblicato una nuova ricerca scientifica che ha individuato il risparmio di CO2 equivalente ottenuto riducendo la temperatura da 40°C a 30°C. Nel 2021 ha continuato a monitorare i comportamenti chiave, condividendo inoltre informazioni sulla conoscenza dei consumatori riguardo alle microplastiche presenti negli abiti e su ciò che si può fare per ridurne il rilascio nei corsi d’acqua del Pianeta.

Informazioni sulla nuova ricerca

I risultati della ricerca si basano su dati quantitativi raccolti da 14.000 persone in quattordici mercati europei. OnePoll, una società di ricerche di mercato basata su sondaggi, ha gestito lo studio in collaborazione con Electrolux e i suoi partner. Il sondaggio è stato condotto tra il 20 dicembre 2022 e il 16 gennaio 2023 e i dati sono stati raccolti tra la popolazione generale dei seguenti Paesi: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

I dati sono stati ponderati per ogni Paese al fine di garantire un’accurata rappresentazione per età, stato civile, reddito/classe sociale, etnia e regione. Per una statistica del 50%, il margine di errore del campionamento su 1.000 intervistati è di ±3,1%. Per statistiche minori o maggiori, il margine di errore diminuisce e scende all’1,9% per una statistica del 10% o del 90%. Ciò si basa sul fatto che tutti i Paesi hanno 1.000 intervistati per mercato. Questo margine di errore è ridotto e rende i dati altamente affidabili.

 

 

Electrolux Group è un’azienda leader globale nel settore degli elettrodomestici che, da più di 100 anni, contribuisce a uno stile di vita migliore. Reinventiamo le esperienze legate al gusto, alla cura dei tessuti e al benessere per milioni di persone, impegnandoci sempre per essere all’avanguardia nella sostenibilità attraverso le nostre soluzioni e attività. Con i nostri marchi leader nel settore degli elettrodomestici, tra i quali Electrolux, AEG e Frigidaire, vendiamo circa 60 milioni di prodotti in circa 120 mercati ogni anno. Nel 2022 Electrolux Group ha registrato un fatturato 135 miliardi di SEK con un totale di 51.000 dipendenti in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.electroluxgroup.com.